Approdi su quest'isola chi ama e fa amare la cucina

lunedì 22 dicembre 2014

IL POLPETTONE ovvero... LA SECONDA VITA DELL'ARROSTO


DOSI PER: 8 persone
TEMPO DI PREPARAZIONE: 1 ora e 30 minuti circa

INGREDIENTI: 400 gr di arrosto avanzato (o carne cruda di vitello tritata), 100 gr di pane raffermo, 200 ml di latte tiepido, 50 gr di parmigiano reggiano, 2 uova, sale q.b., pepe, olio e.v. di oliva
Per il sugo: 2 cipolle dorate, 500 ml di passata di pomodoro, misto di erbette tritate (salvia, basilico, timo, origano), 2 cucchiaini di zucchero di canna, olio e.v. di oliva, sale

Il polpettone di Natale! Perché no... Invece dei soliti piatti elaborati, quegli arrosti stratosferici, quelle prelibatezze da ristoranti stellati... Che noia... Noi facciamo il polpettone. Sano, morbido, così proletario da fare tenerezza e così simpaticamente buono da leccarsi i baffi e scarpettare il sugo con il pane. Io l'avevo in mente da un po', volevo provare a cucinarlo dopo averlo visto presentato così spesso nei film americani. Quelle tipiche scene in cui la mogliettina della coppia appena sposata cerca di far colpo sui suoceri a cena cucinando il polpettone. Che immancabilmente viene malissimo. E invece no, riabilitiamolo. E' buonissimo! L'occasione per prepararlo mi è arrivata dopo aver avanzato un arrosto molto buono di gusto ma asciutto essendo un taglio di carne un po' magro (non il solito pezzo della vena insomma). Avrei potuto scaldarlo in padella e offrirlo a cena alla famiglia fino ad averlo a nausea. Invece ho deciso di ridargli una seconda vita con il polpettone ed è stata una bella sorpresa. E' davvero un'ottima soluzione quando si avanza della carne già cotta e si vuole creare qualcosa di diverso. Io l'ho cucinato al forno e poi scaldato in umido con il suo sughetto in padella per renderlo più appetitoso. Potrebbe essere una bella idea presentarlo come secondo di carne nel pranzo di Natale, magari accompagnato da una purea bella fumante o un piattino di carciofi scottati al vapore. Mi accontento dell'idea però perché quest'anno il giorno di Natale lavoro... Uff... Che peccato... Però qualcuno lo deve pur fare. I bimbi nascono anche a Natale, anzi, direi che è il giorno della nascita per eccellenza, non pensate? Ma sono sicura che voi saprete sfruttare questa ricetta al meglio, se vi potrà servire. Ecco quindi i vari passaggi e vi saluto augurandovi un felicissimo Natale!!! Vi abbraccio fortissimo!

giovedì 18 dicembre 2014

TORTA DI MELE RENETTE CON MANDORLE E NOCCIOLE


DOSI PER: 6-8 persone
TEMPO DI PREPARAZIONE: 1 ora e 30 minuti

INGREDIENTI: 2 uova intere, 1 bicchiere di zucchero di canna, 1 bicchiere di latte di mandorla, 1/2 bicchiere di olio di semi biologico, la scorza grattugiata di un limone, 5 mele renette, 3 bicchieri di farina di farro, 1 bustina di lievito cremor tartaro, una manciata di nocciole e mandorle sgusciate.

Buon Natale! Ma ce ne stiamo accorgendo che è vicinissimo il Natale?!? Non mi era ancora mai capitato di sentire così poco l'atmosfera natalizia come quest'anno... Maledetta crisi, in giro non c'è tanta voglia di festeggiare. Speriamo davvero che passi presto... Ne abbiamo davvero bisogno. Anche il clima non aiuta, niente neve, niente freddo, solo nebbia e grigiore. Che noia! In casa nostra però l'atmosfera natalizia l'ho creata: è spuntato l'albero di Natale e qualche regalino sul mobile del salotto (non posso metterli sotto l'albero perché altrimenti quella piccola peste di mia figlia me li distrugge). L'immancabile mini presepe nell'ingresso ed è fatta! Dai.. Proviamoci... Caliamoci in questa atmosfera natalizia. Si, lo so, non vi aiuto molto con la ricetta di oggi. Fosse un panettone, un dolcetto natalizio. Invece di torta di mele trattasi. Ma che mele! il fruttivendolo di mio padre ci ha regalato delle mele renette un po' mature, ideali per fare una torta. Vuoi lasciarle lì nel cesto? Ma noooooooo. Ed ecco questa torta, soffice e dolcissima, con un retrogusto un po' agrodolce tipico delle mele renette. Che buona per la colazione... e per la merenda... e per il dopo cena... Insomma me la sono mangiata sempre! E non è troppo calorica perché non contiene burro, né latticini. Provate a farla e poi mi direte... Intanto vi lascio tutti i passaggi per la preparazione e non vi faccio gli auguri di buone feste perché ho intenzione di postare ancora una ricetta prima del pranzo natalizio. Insomma, ci provo. Vi abbraccio carissimi amici! Un mega bacione a tutti!

mercoledì 3 dicembre 2014

MINESTRONE ORTOLANO


DOSI PER: 6 persone
TEMPO DI PREPARAZIONE: 2 ore circa

INGREDIENTI: verdure di stagione a scelta, io ho usato: 1 cipolla rossa, 1 gambo di sedano, 1 finocchio, 1 carota, 2 broccoli, una bella fetta di zucca, una manciata di fagiolini (dell'orto surgelati), un litro di acqua circa, sale q.b., misto di aromi (salvia, rosmarino, timo, basilico), olio e.v. di oliva, pepe nero in grani macinato, crostini di pane nero.

Ciao cari amici di blog! Eccomi qui stasera con una zuppa bollente e profumata per scaldare queste serate, non particolarmente fredde in realtà, ma comunque autunnali. Me la sono appena spazzolata insieme alla mia bimba di un anno e mezzo. Lei ne è rimasta entusiasta, ovviamente come solito ha voluto mangiarla completamente da sola con il risultato che potete immaginare. Avevamo zuppa spalmata su tutta la tovaglia, sui vestiti, sulla sua sedia... Insomma un po' ovunque. Però i piatti, almeno quelli, al termine della cena sono risultati pulitissimi. Io adoro la minestra, specialmente nella stagione fredda, però bisogna ammettere che occorre tempo per farla. Una volta usavo la pentola a pressione per diminuire i tempi di cottura ma poi ho iniziato a cucinarla senza, nei giorni in cui ero a casa dal lavoro partendo con la preparazione al pomeriggio. Fa un po' ridere in realtà affettare la cipolla alle 15 ma almeno si riesce ad averla in tempo per la cena. Io la faccio cuocere un'ora e mezza circa, anche due in realtà. A fuoco bassissimo e più cuoce più mi piace. La cosa comoda è che una volta "messa su" come dico io, non la devi più seguire più di tanto. Non serve nemmeno mescolarla perché se la si cuoce a fuoco molto basso non rischia di attaccare sul fondo. Ma a parte questi dettagli tecnici, quanto è bello trovarsi una bella zuppa bollente a cena? Nei ristoranti a volte ne propongono certe meravigliose... Ma non sempre ho il coraggio di prenderle perché mi faccio tirare da portate più caloriche ed elaborate. Almeno a casa allora cerco di cucinarle e gustarle tutte. Vi lascio le foto con tutti i passaggi. Spero che piaccia tanto anche a voi. Buona serata a tutti!